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Tutto quello che devi sapere sulla pizzica salentina

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Tutto quello che devi sapere sulla pizzica salentina

La pizzica è la danza tradizionale del Salento, che da anni viene ballata anche dai turisti, attratti dal suo ritmo incalzante e dal fascino del folklore salentino.

Questo ballo, che affonda le radici nella storia dell’Italia meridionale, è strettamente legato a tutto lo straordinario patrimonio di culture e costumi della penisola salentina. E non è un caso che proprio sui ritmi “indemoniati” della pizzica si svolga la ”Notte della Taranta”, il festival itinerante di musica e danze popolari che culmina nella serata-evento di Melpignano e chiama a raccolta migliaia di persone.

Origini e caratteristiche della pizzica

Nonostante le prime testimonianze scritte risalgano a fine 1700 nella zona di Taranto, si hanno attestazioni di balli antesignani della pizzica già nel XIV secolo e collegati al fenomeno del tarantismo, una pratica magica che coinvolgeva diverse comunità nel Meridione.

Da secoli questa danza frenetica conserva una componente magica, venendo tramandata di generazione in generazione e mantenendo le sue caratteristiche. Si tratta di un ballo che, al pari delle altre tarantelle, fa parte del patrimonio di tradizioni contadine; in passato era una sorta di rituale dionisiaco con tamburelli e violini per esorcizzare chi era stato “pizzicato” dalla tarantola (un ragno che compariva soprattutto nei periodi della mietitura).

Per le fasce più umili della popolazione, danzare era un modo terapeutico di risvegliare dallo stato di choc e guarire dal veleno: però la pizzica non rappresentava solo un momento di comunione in piazza ma nasceva anche come ballo sensuale condotto dalla donna, un rituale di corteggiamento con improvvisi guizzi (e con tanto di fazzoletto rosso da sventolare) per provocare l’uomo che tentava di “braccare” e inseguire la partner.

La pizzica salentina si differenzia nella variante tarantata, eseguita prevalentemente dalle donne e che riproduce il rituale di cui sopra, e quella più recente che si balla in coppia con la ronda di tamburellisti e musicisti tutto intorno.

La donna che, con saltelli e passetti scanditi dalla musica, esegue una danza circolare resa sensuale dalle movenze e dall’utilizzo di foulard, gonne lunghe e tenendo solitamente i capelli sciolti.

La ”Notte della Taranta” e il festival itinerante

Ed è sulle note della pizzica che, ogni anno, si rinnova uno degli appuntamenti più importanti non solo dell’estate pugliese, dato che richiama appassionati da tutto il mondo: durante la ”Notte della Taranta” si respira appieno l’autentica cultura salentina, le sue tradizioni secolari e quei riti conservati gelosamente.

La ”Notte della Taranta” è uno dei festival per eccellenza dedicati alla musica e alla danza popolare che tuttavia si rinnova ogni volta: infatti è una kermesse itinerante che dal 1998 fa tappa ad agosto in diverse località del Salento (tra cui Galatina, Lecce e altri Comuni della Grecia Salentina) e ha il suo culmine nell’evento che si tiene a Melpignano l’ultimo sabato del mese, quel “concertone” al quale partecipano artisti di fama internazionale e che è un’esplosione di sonorità locali e di contaminazione con altri linguaggi musicali.

Tra ospiti a sorpresa e danze che coinvolgono migliaia di spettatori nella piazza dell’ex Convento degli Agostiniani, il compito di guidare l’Orchestra Popolare e di arrangiare in maniera originale le musiche della tradizione è affidato a un “maestro concertatore” diverso per ogni edizione e che negli anni passati ha visto salire sul palco nomi del calibro di Mauro Pagani, Carmen Consoli e Ludovico Einaudi.

 

Fonte Immagine: www.cure-naturali.it