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La mostra di Caravaggio al Castello Aragonese di Otranto

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La mostra di Caravaggio al Castello Aragonese di Otranto

Questa estate c’è un imperdibile appuntamento con la grande arte italiana al Castello Aragonese di Otranto. Fino al 24 settembre 2017 sarà aperta, infatti, la Mostra “Caravaggio e i caravaggeschi nell’Italia meridionale dalla collezione della Fondazione Roberto Longhi”, curata da Maria Cristina Bandera ed organizzata dal Comune di Otranto e dall’associazione Civita Mostre.

Alla scoperta di Caravaggio e dei suoi seguaci

Grande protagonista della mostra allestita al Castello di Otranto è il genio di Michelangelo Merisi (Milano 1571 – Porto Ercole 1610). L’esposizione offre, difatti, ai visitatori la straordinaria possibilità di ammirare uno mirabile capolavoro di Caravaggio, ovvero il Ragazzo morso da un ramarro.

Il quadro, risalente alla prima fase del soggiorno romano di Merisi (1595-1596), colpisce l’osservatore per il sapiente uso della luce, per la resa del guizzo con cui il giovane indietreggia repentinamente a causa del morso di un ramarro, quasi come se fosse una fotografia, e per la minuziosa realizzazione della natura morta con la caraffa piena di fiori.

A fianco delle opere di Caravaggio, si possono osservare le opere di diversi suoi adepti operanti nel sud Italia. Tra questi, citiamo le cinque tele di Jusepe de Ribera che rappresentano gli Apostoli, il David di Andrea Vaccaro, la Deposizione di Cristo del napoletano Giovan Battista Caracciolo e San Girolamo del Maestro dell’Emmaus di Pau.

I dipinti di Matthias Stom, operante per lungo tempo in Sicilia, regalano poi un’ineccepibile fusione della cultura nordica ed olandese con l’arte pittorica italiana. Altri artisti esposti lungo il percorso di “Caravaggio e i caravaggeschi nell’Italia meridionale” sono Giovanni Lanfranco, Filippo Napoletano, Mattia Preti e Giacinto Brandi.

A far da cornice alla mostra, il Castello Aragonese di Otranto, eretto nell’XI secolo e più volte rimaneggiato a causa delle invasioni e degli assedi subiti nel corso dei secoli, la cui facciata è dominata dalle Rondelle (ovvero delle torri circolari). La struttura attuale risale al XVI secolo, quando i viceré spagnoli vollero trasformare il castello in un’inespugnabile fortezza, e ispirò il romanzo “Il Castello di Otranto” (1764) di Horace Walpole.

La collezione di Roberto Longhi

I dipinti in mostra ad Otranto provengono dalla collezione della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, noto storico dell’arte nonché importante collezionista del XX secolo. Longhi, nato ad Alba nel 1890 e mancato a Firenze nel 1970, dedicò la sua intera vita allo studio del Caravaggio, da lui riconosciuto ed appellato quale “il primo pittore dell’età moderna”, e dei suoi seguaci.

Nella Villa Il Tasso, sua residenza fiorentina e ora sede della Fondazione omonima, Longhi radunò moltissimi quadri appartenenti ad artisti di diverse epoche storiche, fece le sue ricerche e i suoi studi; tra tutti questi dipinti, l’essenza è rappresentata dalle opere di Michelangelo Merisi e dei suoi discepoli. L’inizio della collezione caravaggesca risale al 1928, quando Longhi acquistò il Ragazzo morso da un ramarro. Gli appassionati di Caravaggio possono ammirare questa splendida opera, e tutti gli altri capolavori esposti, tutti i giorni dalle ore 10 alle 24, fino al 24 settembre.

L’esposizione è visitabile acquistando il biglietto del Castello di Otranto che, al costo di € 12,00 (ridotto € 10,00), permette di visitare la fortezza e finanche la mostra “Roberto Cotroneo. Genius loci, nel teatro dell’arte”.